00 25/09/2007 14:58
e brava la nostra serena. Ci tengo a sottolineare che questa discussione è stata creata ai fini di non spammare in una cartella nella quale la tematica principale non era la stessa.

Ora commento:
Ciò di più vero che hai scritto in questo piccolo monologo su come scrivere, l'ho riscontrato in queste frasi:

Altro aspetto che subisce l’influenza della maturità è la descrizione dei personaggi, in particolar modo l’aspetto psicologico e la crescita interiore di questi ultimi. Per quanto travagliato un personaggio possa essere, non bisogna dimenticare che lo scrittore ha bene in mente i problemi presentati, mentre il lettore deve immaginare delle problematiche alle quali, magari, non è mai stato messo di fronte.


molto volte, mentre scrivo, mi soffermo su un particolare della storia e vedo che magari un atteggiamento di un personaggio può risultare incomprensivo e persino esagerato. Conosco, però, le giustificazioni di quel gesto ma mi viene spontaneo analizzare il brano per osservare se ho disposto lungo la storia i particolari che potrebbero far risultare quei gesti pertinenti. Il risultato che ne viene fuori è che ciò che pensavo di aver scritto in realtà era solo la mia immaginazione.
Tutto ciò lo dico per mettere in allerta: non dare nulla al caso e non far passare nulla per scontato.
Altra osservazione molto giusta è la ripetizione dei vocaboli e delle parole, che è un problama popolare che affligge un po' tutti noi. Sto leggendo un libro di Ken Follet e, diamine, lui è bravissimo a scrivere, ma in numerose volte riscontro pesanti ripetizioni e questa è una cosa molto brutta

bravissima frangi, ottimo lavoro [SM=g1343679]
Image Hosted by ImageShack.us




Image Hosted by ImageShack.us