vestiamo gli usi e gli abiti dei popoli antichi e immaginiamoci di vedere un drago. Cosa penseremo? Quale sarebbe la nostra reazione?
Sono un romano che vive in una foresta. La vita è tranquilla, anche se parecchio noiosa. Do' gli ultimi mangimi ai porci e mi diregggo verso la cascata. Chiamo mio figlio di 17 anni e lo invito a venire con me. Raggiungiamo il piccolo ruscello che segue la cascata, anch'essa di modeste dimensioni. Ci spogliamo interamente e ci tuffiamo nel ruscello, prima di raggiungere a nuoto la cascata. Io e mio figlio giochiamo come forzennati a lotta e naturalmente vince lui, superandomi ormai di forza ed abilità . Ci lasciamo liberi di essere schiacciati dalla forza della cascata, ma poco dopo non resistiamo più e corriamo a riva. Stavamo per indossare i nostri sporchi indumenti, quando un boato echeggia per la cascata. La terra incomincia a tremare e io porto istintivamente una mano sul braccio di mio figlio. Il boato sembra provenire dalla cascata ed entrambi portiamo il nostro sguardo in quella zona. L'acqua che cade dalla sommità della cascata sembra gonfiarsi, come il ventre di una donna. Improvvisamente da quel velo liquido esce una cosa stranissima, gigante. Sembra essere un muso allungato di un topo abnorme, ma l'animale sguizza fuori dalla cascata come un serpente. Infatti sembra proprio un serpente dalla dimensioni celestiali. Mio figlio ed io cadiamo a terra per la sorpresa. L'animale vola in alto e in breve tempo non è più scompare nell'orizzonte.
Io e mio figlio ci guardiamo. Cosa poteva essere quel mostro celeste con le zampe corti, il corpo allungato e le ali sproporzionate?
Speculo molto sulla questione. Certo, quella cascata è la bocca di Poisedone e quel mostro solo un sospiro del Dio del mare. Non ci sono altre spiegazioni, deve essere per forza così.
questa è la mia piccola storia inventata sul momento. provateci anche voi. naturalmnte non deve essere perforza romana.
ah, non badate alla scrittura. Purtroppo non potevo impiegare tanto tempo e sono stato frettoloso. Quindi non fate caso agli errori e alla scrittura distratta.