il mito
Molti studiosi collocano l’origine del mito fra la popolazione dei Teleboi, poco più che pastori e contadini della Tessaglia, che colonizzarono Capri più di tremila anni fa.
C'è chi individua nell’arcipelago de Li Galli la casa delle Sirene. Non per niente, questo piccolo gruppo di isolotti vicino a Positano viene anche detto Sirenuse.
La letteratura che riguarda le Sirene è sconfinata e ha origine, come tante altre cose, nella Grecia classica. Il nome deriva dal greco antico Seirenes, che viene da seirà, catena o legame; il verbo seirazein significa legare, imprigionare
In principio non erano altro che donne, spesso adagiate con le forme sinuose sugli scogli, pronte a catturare i poveri marinai con la magia della voce. La bellezza che incanta, la sensualità che porta alla pazzia.
La più famosa interpretazione delle Sirene è senza dubbio quella data da Omero nell’Odissea.
Consigliato da Circe, cui fa visita per la seconda volta dopo una capatina nell’Ade, il prode Ulisse si fa legare all'albero della nave, e ordina ai compagni di riempirsi le orecchie di cera.
Prima dei mostri Scilla e Cariddi, lo aspettano bellissime donne nude, mollemente adagiate su prati fioriti, che con la voce maliarda inducono i marinai a schiantarsi su una serie di scogli aguzzi come lame. Non fallisce il canto delle belle Sirene, ma nemmeno le corde che tengono legato il furbo itacese. La nave resta integra, e le poverette, secondo alcuni, preferiscono gettarsi in mare per tramutarsi in scogli.
Le Sirene nell’Odissea sono due, ma la mitologia ne nomina spesso di più, tre o quattro: Aglaophone (o Aglape), Partenòpe, Leucosia, Lìgeia o Molpè. Tanti altri autori, fra cui citiamo Eschilo (525 — 456 a.C.), ne aggiungono altre: Pisinoe, Raidne, Teles, Telesepeia e Telsiope.
Sono figlie di una musa, anche se non è chiaro quale tra Tersicore, Calliope o Melpomene. Il padre è il fiume Acheloo, che scorre in Tessaglia.
Acheloo, che è un dio-fiume dall’aspetto mostruoso, si vede un bel giorno staccare un corno da Ercole; l’eroe è sempre in giro a cercare mostri e amenità varie da prendere a pugni, ma questa volta sortisce un effetto indesiderato: dal corno del dio escono dodici gocce, che diventano donne bellissime.
Da tutto questo la dicitura maiscola del nome, quando si intende le nostre bellezze d'origine divina come le Sirene della mitologia. In un romanzo o in un film fantastico, le sirene, come specie semi-umama, può naturalmente essere scritto minuscolo.
Più anticamente si colloca la loro casa sul Promontorium Minervae, nel Golfo di Salerno, e si identificano i loro genitori con due divinità marine: Forco e Cheto.