le sirene

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zara90
00martedì 11 settembre 2007 15:57
Chi non ha mai fatto qualcosa di stupido, insensato, o perfino dannoso per assecondare un bel paio di occhioni, magari accompagnati da un corpo mozzafiato?
Com’è che, davanti a una bellezza sfolgorante, la nostra loquacità diventa all’improvviso una serie di parole senza senso? Perché fluenti capelli di seta e un viso dai tratti delicati ci fanno sentire come Calimero? Cos’è quella strana magia che ci rimbambisce di fronte a un corpo sensuale?

Per fortuna, qui non dobbiamo dare delle risposte, ma parlare della personificazione delle domande: le Sirene.

Detta così, bisogna ammetterlo, sembra quasi che la bellezza ammaliatrice riesca a catturare solo i maschietti; anche le signore hanno le loro belle defaillance di fronte a uno sguardo magnetico o un fisico scultoreo, ne siamo sicuri. Ma le società antiche, spesso d’impronta un tantino maschilista, non sembrano aver dato peso alla cosa.

E allora nacquero le Sirene, donne che con il solo potere della voce hanno la capacità di far fare agli uomini quello che vogliono.
zara90
00martedì 11 settembre 2007 15:59
il mito
Molti studiosi collocano l’origine del mito fra la popolazione dei Teleboi, poco più che pastori e contadini della Tessaglia, che colonizzarono Capri più di tremila anni fa.
C'è chi individua nell’arcipelago de Li Galli la casa delle Sirene. Non per niente, questo piccolo gruppo di isolotti vicino a Positano viene anche detto Sirenuse.

La letteratura che riguarda le Sirene è sconfinata e ha origine, come tante altre cose, nella Grecia classica. Il nome deriva dal greco antico Seirenes, che viene da seirà, catena o legame; il verbo seirazein significa legare, imprigionare
In principio non erano altro che donne, spesso adagiate con le forme sinuose sugli scogli, pronte a catturare i poveri marinai con la magia della voce. La bellezza che incanta, la sensualità che porta alla pazzia.

La più famosa interpretazione delle Sirene è senza dubbio quella data da Omero nell’Odissea.
Consigliato da Circe, cui fa visita per la seconda volta dopo una capatina nell’Ade, il prode Ulisse si fa legare all'albero della nave, e ordina ai compagni di riempirsi le orecchie di cera.

Prima dei mostri Scilla e Cariddi, lo aspettano bellissime donne nude, mollemente adagiate su prati fioriti, che con la voce maliarda inducono i marinai a schiantarsi su una serie di scogli aguzzi come lame. Non fallisce il canto delle belle Sirene, ma nemmeno le corde che tengono legato il furbo itacese. La nave resta integra, e le poverette, secondo alcuni, preferiscono gettarsi in mare per tramutarsi in scogli.

Le Sirene nell’Odissea sono due, ma la mitologia ne nomina spesso di più, tre o quattro: Aglaophone (o Aglape), Partenòpe, Leucosia, Lìgeia o Molpè. Tanti altri autori, fra cui citiamo Eschilo (525 — 456 a.C.), ne aggiungono altre: Pisinoe, Raidne, Teles, Telesepeia e Telsiope.
Sono figlie di una musa, anche se non è chiaro quale tra Tersicore, Calliope o Melpomene. Il padre è il fiume Acheloo, che scorre in Tessaglia.
Acheloo, che è un dio-fiume dall’aspetto mostruoso, si vede un bel giorno staccare un corno da Ercole; l’eroe è sempre in giro a cercare mostri e amenità varie da prendere a pugni, ma questa volta sortisce un effetto indesiderato: dal corno del dio escono dodici gocce, che diventano donne bellissime.

Da tutto questo la dicitura maiscola del nome, quando si intende le nostre bellezze d'origine divina come le Sirene della mitologia. In un romanzo o in un film fantastico, le sirene, come specie semi-umama, può naturalmente essere scritto minuscolo.

Più anticamente si colloca la loro casa sul Promontorium Minervae, nel Golfo di Salerno, e si identificano i loro genitori con due divinità marine: Forco e Cheto.
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:00
Col passare del tempo, ma rimaniamo sempre nella Grecia classica, le Sirene cominciano a inglobare caratteristiche degli uccelli: prima solo le ali, poi anche il corpo e il petto. Alcune versioni delle Sirene hanno solo il volto femminile.

In questo caso, non sono da confondersi con le Arpìe, sempre mezze donne mezze uccello, ma dalle caratteristiche più feroci e certo prive del canto ammaliatore delle Sirene.

Euripide (484 — 406 a.C.) si dimostra poco galante e le colloca direttamente nell’Ade con Persefone.

Su cosa abbiano fatto e dove siano finite le Sirene, i poeti e i cantori classici si sono sbizzarriti. C’è un mito che parla della loro sconfitta in sorta di gara canora con Orfeo; un altro racconta lo scontro con Giasone e i suoi Argonauti.
Più o meno la fine è sempre la stessa: trasportate dalle onde e trasformate in scogli.

Dove siano finite lo si può dedurre dal nome di tanti luoghi della nostra penisola: partenopeo è un aggettivo che deriva da Partènope, che una delle tante leggende vuole morta proprio nel Golfo di Napoli, e da Leucosia deriverebbe il nome di Punta Licosa, per avere qualche esempio.
Insomma, qualunque sia stato il viaggio, alla fine la bellezza femminile ha trovato dimora in Italia.
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:01
le donne pesce
Le Sirene assumono il loro aspetto più conosciuto, quello di mezze donne mezze pesce, solo dal Medio Evo. Di certo appaiono già nel Liber Monstrorum, scritto verso la fine del sesto secolo dopo Cristo. L'autore inglese Norman Douglas (1858 — 1952), pur tanto innamorato dell’Italia,trova tracce delle donne pesce in culture nordiche che si perdono nella notte dei tempi; tutte finite sotto il nome di Sirene con l’avvento della Cristianità, naturalmente. Col Rinascimento, piano piano, le Sirene iniziano a perdere la loro iniziale connotazione malvagia, diventando in qualche caso creature buone che salvano gli uomini dalle insidie del mare.

Sono in grado di cambiare aspetto quando escono dall’acqua e possono avere denti aguzzi, per rompere conchiglie e scaglie degli animali marini di cui si nutrono. Inutile dire che la parte superiore del corpo è quasi sempre nuda.

Vengono associati alle Sirene i Tritoni. Tritone, nella mitologia classica, era uno dei tanti figli di Poseidone. Aveva la metà superiore del corpo umana, e la coda di un pesce. Secondo un altro mito, i Tritoni erano gli amanti delle Nereidi e trainavano il cocchio del Dio del Mare.

C’è chi ha visto nelle Sirene l’allegoria del desiderio sessuale che coglie i marinai durante i lunghi mesi di navigazione.

Le polene delle navi a vela, prima dell’avvento dei motori, raffiguravano quasi sempre una sirena o un tritone. Un po’ per ingraziarsi gli spiriti del mare, un po’ perché sembra potesse portare fortuna.

Le finte sirene, costruite con parti di scimmie e animali marini, hanno fatto numerose apparizioni nelle corti europee, nel corso dei secoli.
Molte erano di origine asiatica; famosa è la sirena di Seijiro Arisuye, un giapponese che approdò nel diciottesimo secolo alla corte inglese e fece dono di questo animale fantastico al Principe Arthur.
fansdiLicia
00martedì 11 settembre 2007 16:02
e per compensare il fatto che le donne non aveva che da ammirare Dio ha creato me. [SM=x1349877]

ok, basta....poi posto le foto delle magiche sirene
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:03
abitanti del mare
Fatto sta che la sirena è una presenza immancabile in tutti i bestiari medievali, e diventa protagonista di centinai di leggende, spesso finendo per confondersi con altre creature.E così negli scritti copiati dagli amanuensi finiscono per cadere sotto il nome di Sirene o Tritoni molte divinità marine di origini antichissime.

Il babilonese Oannes, o Ea, che ha insegnato agli uomini le arti e la conoscenza; un antico fregio oggi conservato al Louvre lo ritrae come un uomo pesce.

Atargatis, la dea lunare della Siria, raffigurata come una donna dalla coda squamata. Leggenda vuole che partorisse Semiramide come un normale essere umano, dopo essersi congiunta con un uomo. Disgustata, Atargatis uccise il suo amante.

Fra i folletti e le leggende irlandesi fanno la loro comparsa (o forse c’erano sempre state) le Merrows e i Muirruhgach, che hanno un aspetto mostruoso e quando escono dall’acqua possono tramutarsi in animali.
Qualcosa di simile lo troviamo anche in Galles, con le Morforwyn, che comandano le onde di tempesta.

In Scozia c’è Ceasg, che è in grado di esaudire i desideri degli uomini.
Le Ben Varrey nuotano dalle parti dell’Isola di Man, e sono presenze amichevoli. Sono la reincarnazione dei bambini morti in fasce, e quando si sposano con un uomo si trasformano per sempre in donne.

I tritoni della Penisola Scandinava si chiamano Havfrue, e le loro spose Havmand. La femmina è particolarmente pericolosa.
In Germania ci sono la Meerfrau, la Melusine, e i Nix e le Nixe. Questi ultimi due sono spiriti delle acque che possono assumere varie forme. Appaiono ai crocicchi o di notte sui bordi dei fiumi, e esaudiscono i desideri; ma attenzione: chiedono in cambio sacrifici umani.
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:08
le sirene vengono dal nuovo mondo?
Il 9 gennaio 1493, Cristoforo Colombo stava navigando al largo di Hispaniola, l’odierna Haiti, quando vide qualcosa spuntare dalle acque.
L’annotazione sul suo diario suona più o meno così: “Ho visto tre sirene affiorare dall’acqua. Devo dire che non sono così belle come si dice, anche se in un certo senso hanno forma umana.”

Il capitano John Smith, quello di Pocahontas, annota nel 1614 sul diario di bordo l’avvistamento di alcune sirene durante il viaggio nelle Indie (che poi erano l’odierna America del Nord). Smith le descrive con occhi grandi, il naso troppo corto e orecchie ben formate. Il lunghi capelli verdi, gli pare, non aiutano un aspetto che nel complesso ha ben poco d’attraente.

Cosa avevano visto i due avventurieri?
Si trattava di lamantini. I lamantini sono mammiferi acquatici appartenenti all’ordine dei Sirenidi, appunto, di cui fanno parte quattro specie. Le prime tre sono i lamantini veri e propri, che si dividono nel ceppo africano, in quello d’acqua dolce delle Amazzoni, e in quello comune, diffusi nelle Antille e in Florida; la quarta è una specie australiana, i dugonghi.

I lamantini vengono chiamati anche manati, da manattoui, che nella lingua degli indiani Seminole significa petto di donna. Infatti le femmine di questa specie hanno le mammelle sul petto; per allattare i cuccioli si mettono a pancia in su, e col ventre che affiora dall’acqua tengono il piccolo fra le pinne. Non è difficile immaginare che questo tipo di comportamento possa aver influenzato non poco la fantasia dei marinai, nel corso dei secoli.

Il lamantini, che sono lontani parenti degli elefanti, sono famosi per essere una delle specie animali più tranquille sulla faccia della terra. Brucano alghe e piante acquatiche per sette, otto ore al giorno, con la flemma di un bradipo. Altre cinque o sei ore le passano a riposo, lasciandosi cullare dalle onde sulla superficie dell’acqua. Il resto del tempo lo passano col gruppo, accarezzandosi l’un l’altro; per queste specie il contatto fisico è molto importante, rafforza le relazioni sociali. I comportamenti violenti sono rarissimi, per non dire inesistenti, anche nella stagione degli accoppiamenti. Fanno un po’ eccezione i dugonghi, più solitari e agguerriti.

Oggi, fra motoscafi, inquinamento e caccia per mangiarne la carne molto apprezzata, questi simpatici animali rischiano di estinguersi.
Un tempo erano più diffusi e devono aver alimentato le leggende delle donne pesce un po’ in giro per tutto il mondo.

E così troviamo le Ningyo in Giappone, Vatea in Polinesia e Duyugun in Tailandia.
In Brasile, a febbraio, si festeggia Iemanjà, protettrice delle cose che vivono in acqua.
Likanaya e Marrayka, in Australia, vissero ai tempi della creazione del mondo e guadagnarono la coda di pesce quando entrarono in acqua la prima volta.
Sedna è la dea del mare eschimese, e Mami Wata protegge il fiume Niger in Africa.
fansdiLicia
00martedì 11 settembre 2007 16:09
sentire parlare delle sirene mi fa pensare a quell'orribile cartone cn le sirene che cantano e cantano così male che usano la loro voce per sconfiggere i nemici [SM=g6486] [SM=x1349871]
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:12
la dolcezza delle sirene
In tempi più recenti la figura della sirena non ha smesso di accendere la fantasia degli autori.

È impossibile non citare la favola di Hans Christian Andersen (1805 -1875), La Sirenetta, del 1836.
Lo scrittore danese dà un’interpretazione tragica del mito: le sirene non hanno un’anima, al contrario degli uomini, e il loro destino è quello di diventare spuma di mare. La bella figlia del Re del Mare finisce per innamorarsi di un principe umano, e baratta con la Strega del Mare la propria voce in cambio di un paio di gambe. Finirà male, e la povera innamorata andrà a morire fra le onde. Ma resta la speranza: potrà volare in paradiso dopo trecento anni; per ogni sorriso di bambino sarà un anno in meno, per ogni lacrima un anno in più.
Una famosa statua ispirata alla favola si trova nel Golfo di Copenhagen.

La Sirenetta è stata ripresa da Walt Disney Pictures nell’omonimo lungometraggio animato del 1989, primo grande successo Disney dopo anni di delusioni al botteghino, tanto che rilanciò una nuova epoca di successo per i cartoni animati al cinema.
I registi, Ron Clements (Aladdin) e John Musker (Hercules) optarono per un lieto fine.

Fra le pellicole cinematografiche la più famosa è Splash! Una Sirena a Manhattan, uscito nel 1984 per la regia di Ron Howard (Apollo 13). I protagonisti del film erano un giovane Tom Hanks (Il Codice Da Vinci) e la bella Daryl Hannah (Kill Bill).

Le Sirene compaiono in moltissime saghe letterarie fantasy moderne, da Harry Potter di J.K. Rowling al Peter Pan di James Matthew Barry.

Fuor di dolcezza e poesia, la psicanalisi moderna identifica col mito delle Sirene un simbolismo fallico. Inoltre, il fatto che la parte inferiore del corpo delle donne pesce è in qualche modo asessuata, irraggiungibile, viene fatto coincidere con la paura del maschio verso la donna, la sua impossibilità di capirne a fondo la psiche.
zara90
00martedì 11 settembre 2007 16:16
Re:
fansdiLicia, 11/09/2007 16.09:

sentire parlare delle sirene mi fa pensare a quell'orribile cartone cn le sirene che cantano e cantano così male che usano la loro voce per sconfiggere i nemici [SM=g6486] [SM=x1349871]



hihi dai non essere così crudele! è solo un cartone da bambine...
(però è bella l'idea del cantare così male da far scappare tutti... [SM=g9313] )
fansdiLicia
00martedì 11 settembre 2007 16:32
immagine tipica delle sirene



immagine BRUTTA ( [SM=x1349869] [SM=g9538] ) delle sirene



cartone doc per le sirene: la sirenetta

Ryangrupp
00martedì 11 settembre 2007 17:36
Dio ha creato anche me....nn vi scordatevi di ciò donne [SM=x1349877]

oddio, non mi ricordare quel cartone, lo odio per la sua banalità
belle le immagini, io avrei scelto le stesse
Stefyx93
00martedì 11 settembre 2007 17:43
cavoli, altra anomalia o meglio, uquaglianza: tu e fansdiLicia avete scritto le stesse cose e tu francesco hai persino detto che avresti scelto le stesse immagini...qualcosa non quadra...
fansdiLicia
00martedì 11 settembre 2007 17:46
ehm....che tersidudine [SM=g10314]
zara90
00martedì 11 settembre 2007 18:39
non mi piace gran chè la prima immagine della sirena... sembra anoressica XD [SM=g10744]
fansdiLicia
00martedì 11 settembre 2007 20:18
più che altro sembra un travestito [SM=g10314]
zara90
00martedì 11 settembre 2007 20:21
[SM=g1343697] [SM=g1343691]
williams74-93
00mercoledì 12 settembre 2007 13:57
Re:
fansdiLicia, 11/09/2007 16.02:

e per compensare il fatto che le donne non aveva che da ammirare Dio ha creato me. [SM=x1349877]





[SM=g10218] [SM=g1343688] davvero??
williams74-93
00mercoledì 12 settembre 2007 13:57
cmq mi associ a voi..anke io nn sopporto quelle sirene!!! [SM=g8467]
Kylia92
00martedì 20 novembre 2007 14:56
ma.. nemmeno io le adoro...
fansdiLicia
00martedì 20 novembre 2007 15:20
strano per voi donne [SM=g1400377]
Kylia92
00martedì 20 novembre 2007 15:26
perchè strano?
Stefyx93
00martedì 20 novembre 2007 15:27
l'unica sirena che ho sempre adorato era Ariel...da piccola ero matta per quel cartone!!ma le sirene tipo quelle del film di harry potter non me gustano per niente!!
Kylia92
00martedì 20 novembre 2007 15:28
quelle sono orrende...
Ageron
00martedì 20 novembre 2007 15:29
a me si

viva le sirene darK!!!!

però da piccolo mi piaceva molto anche Ariel, il più simpatico era scattle il gabbiano ( era fuori come un balcone!!!)
Stefyx93
00martedì 20 novembre 2007 15:32
concordo...tornando alle sirene...quelle del quarto film sono veramente orrende!!
Kylia92
00martedì 20 novembre 2007 15:34
Re:
Ageron, 20/11/2007 15.29:

a me si

viva le sirene darK!!!!

però da piccolo mi piaceva molto anche Ariel, il più simpatico era scattle il gabbiano ( era fuori come un balcone!!!)


Si scattle è molto simpatico!!!!!!!

Ageron
00martedì 20 novembre 2007 15:36
le sirene cattive mi stanno simpatiche

perchè no...nel mio libro ci metto pure quelle XDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXD
Stefyx93
00martedì 20 novembre 2007 15:37
lo riempi di tutto insomma...XDXD
Kylia92
00martedì 20 novembre 2007 15:41
ma si le sirene conviene metterle.. però non cattive...
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