l'idra oggi
L’Idra, come molti altri abitanti dei mari e fiumi quasi sconosciuti in tempi medioevali, era associata e accomunata ai mostri marini di varia natura, quali serpenti, piovre e calamari giganti, entrati a pieno diritto nel folclore e nel mito delle varie popolazioni.
Solo con l’avvento della tecnologia, la maggior parte di essi ha avuto una collocazione più zoologica e meno fantastica, compresa l’Idra, anche se con caratteristiche non propriamente uguali a quella mitologica.
L’Idra identifica oggi un protista pluricellulare: simile ad un minuscolo polipetto acquatico, non è più lungo di un paio di millimetri ed è formato da un corpo a sacco da cui partono una serie di tentacoli. Tali tentacoli sono composti da cellule urticanti, utilizzate solitamente per catturare le prede. La riproduzione avviene per gemmazione, rendendo quindi, come è possibile vedere nell’immagine, il figlio del tutto identico al genitore.
La costellazione dell’Idra
Anche una costellazione ha assunto il nome dell’animale mitologico: si tratta dell’Hydra (o, abbreviata, Hya), la più estesa delle 88 moderne costellazioni, già riconosciuta dall’astronomo greco Tolomeo. La costellazione contiene al suo interno Alphard, una gigantesca arancione, il cui nome deriva dall’arabo ‘al-fard’, ‘la solitaria’, poiché è l’unica stella di questa grandezza presente nella costellazione.
La già citata leggenda di Eracle vorrebbe che l’Idra della costellazione fosse quella affrontata dall’eroe. Una volta sconfitta, l’Idra venne collocata in cielo a memoria della vittoria dell’eroe, così come la costellazione del cancro rappresenterebbe Carcino, il crostaceo venuto in soccorso del mostro per volere di Era.
Un'altra leggenda vede invece l’Idra posta come separazione fra la costellazione del Corvo e quella del Cratere (o Tazza). Secondo tale leggenda, il dio Apollo avrebbe mandato il corvo a prendere dell’acqua con la tazza, ma questi si sarebbe attardato per poter mangiare dei fichi. Tornato da Apollo, il volatile si scusò affermando che l’Idra aveva bloccato la sorgente, impedendogli di riempire la tazza. Ma il dio, sapendo che il corvo stava mentendo, lo punì mettendolo in una posizione, all’interno del cielo, in cui non avrebbe mai potuto bere dalla tazza, poiché ostacolato dal corpo dell’idra.
L’Idra in D&D
Se già nella mitologia classica all’Idra vengono date connotazioni diverse e diversificate, nel mondo dei GdR la cosa assume dimensioni bibliche… ma andiamo con ordine.
Ripercorrendo la carriera dell’idra dagli albori ad oggi ne troviamo molte specie: volanti, marine, terrestri, con arti prensili, con soffio di ghiaccio e di fuoco, e molte altre.
All'interno dei giochi di ruolo, la figura dell'Idra mitologica è stata plasmata ad uso e consumo dell'ambientazione, divenendo un mostro fra i tanti e non mostrando più connessioni con la leggenda originale.
L’Idra in Dungeons & Dragons 2° edizione era facile incontrarla come mostro errante, oppure a protezione di qualche tesoro. Le sue dimensioni erano simili a quelle di un drago, solo con più teste, ma differiva da questi poiché non poteva sputare fuoco.
Come grado di difficoltà era medio-alto, in quanto il suo livello di difficoltà era da 5 a 12 in base al numero delle teste. Vi erano solo tre tipi di Idra: Terrestre, Acquatica e Volante.
Fra le varie incarnazioni dell'idra, oltre a quella 'terrestre' e 'acquatica', spiccava quella volante. Veramente rara e altrettanto pericolosa, poteva attaccare in volo con tre teste e sollevare persone della taglia di un uomo senza il minimo sforzo.
Anche l’Idra raggiunta una certa età “editoriale”, è stata sottoposta a una cura ringiovanente e rinvigorente, proponendo nella terza edizione un’immagine di sé più imponente, animalesca, con diverse colorazioni della pelle e con la coda tripuntata.
In questa edizione, l'idra viene dotata di una buona forza e costituzione a scapito dell'intelligenza; non sono da sottovalutare inoltre il potere rigenerante e la velocità di attacco.
Vengono descritte diverse tipologie di Idra, fra cui la Piroidra e la Crioidra, già accennate nella 2° edizione e qui completate con tutte le caratteristiche.
Nel manuale dei mostri aggiuntivo sono presenti inoltre anche le versioni precedenti.
Non esiste invece la possibilità di creare un personaggio giocante Idra, e leggendo la descrizione del manuale dei mostri si capisce il perché...
In conclusione, un incontro con un'Idra è consigliabile solo dopo aver macinato diversi livelli di esperienza, essersi dotati di armi magiche con talenti ben studiati, uno zaino capiente o una cintura con diverse pozioni di cura, una buona dose d’incoscienza e… tanta fortuna!