L'origine del mito
Fascino e paura, una miscela di sensazioni che in natura è facile provare davanti a molte creature. Non ha senso cercare di stabilire quale sia l'animale che più ci terrorizza, ma, di sicuro, un posto di rilievo in un'ipotetica classifica lo occuperebbero i serpenti.
Lo strano modo di muoversi, unico fra i vertebrati, forza e fragilità, mistero e pericolo; e soprattutto gli occhi, quegli occhi alieni che fin dagli albori della civiltà hanno stimolato la fantasia dei nostri antenati.
Non per niente il Male nella Bibbia è personificato da un serpente. Non per niente i mostri più spaventosi di un po tutte le mitologie hanno qualcosa a che fare coi rettili striscianti.
La dea Uadjet per gli egizi, il Serpente di Midgard per i vichinghi e, il più conosciuto e terribile di tutti, il basilisco per greci e latini.
L'origine del mito del basilisco, dal greco basiliskos, il piccolo re, affonda le sue radici nella tradizione orale. Nel mondo dei serpenti, questo mostro leggendario è lessere fantastico per eccellenza, e la sua esistenza è carica di significati simbolici.
È quasi immortale ed è il principe o il sovrano di tutti gli animali che strisciano.
Sulla testa può avere una o tre creste a forma di mitra
(che suppongo non sia il fucile ), o un diadema bianco sulla fronte, tutti simboli di regalità.
Gli egizi lo chiamavano ureo, e lo raffiguravano con la coda nascosta sotto al corpo a rappresentazione dell'eternità.
Per naturalisti antichi come Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), che ne parla nel suo Naturalis Historia, il nostro sinuoso amico ha dimensioni piuttosto modeste, ma è pericolosissimo.
In Cirenaica, regione storica e geografica della moderna Libia, è facile incontrarlo: gli arbusti seccano al suo passaggio, i prati diventano deserti. Col soffio brucia le pietre.
Quando un cavaliere ne uccise uno con la lancia, un potente veleno salì dal cadavere del basilisco e uomo e cavallo ne furono annientati.
Plinio se lo immaginava che cammina strisciando solo la parte posteriore del corpo, con il busto retto, come i cobra.
Gli attribuiva, però, anche poteri taumaturgici e la capacità di aiutare a esaudire le preghiere per gli dèi.
Ma la mentalità marziale dei Romani imponeva che non potevano esserci nemici invincibili, e così anche il re dei serpenti aveva la sua nemesi: la donnola, il cui odore è mortale per il basilisco. E qui troviamo un'altra similitudine col cobra, che realmente, in natura, ha un antagonista tenace come la mangusta, molto simile alla donnola e così ben descritta nel Libro della Giungla di Rudyard Kipling.
L'arma più terribile del mitologico basilisco è lo sguardo, letale per l'uomo.
Questa particolare abilità è riconducibile alla sua origine: il mortifero serpente, infatti, nasce dal sangue della testa decapitata di Medusa, la Gorgone sconfitta dalleroe Perseo.
Una leggenda racconta come Alessandro Magno, durante la sua spedizione in India, ordinò di montare sugli scudi dei suoi soldati degli specchi, proprio per evitare di essere attaccato dall'orrendo mostro.
Per un altro naturalista classico, Eliano il Sofista (170-235 d.C.), il tallone d'Achille per i formidabili poteri del basilisco sono i galli. Il viaggiare di Libia si porta sempre dietro un gallo, e quando il basilisco vede il pacifico animale da cortile, inizia a tremare. Il canto dei galli provoca nei basilischi dolorose convulsioni, e se siamo all'alba, la morte.
Questa interpretazione è in qualche modo legata a un'altra leggenda classica, molto diffusa, secondo cui il basilisco nasce da un uovo deposto da una gallina di sette anni e covato da un serpente o da un rospo, in una notte di plenilunio o sotto altre particolari condizioni atmosferiche e astrologiche.
Per maghi e divinatori, il sangue di basilisco, nero come la pece, aveva poteri mistici. Distillato, diventava più splendente del cinabro, ovvero il solfuro di mercurio, dal colore rosso vermiglio con riflessi adamantini.
ma perchè tutti gli esseri che dal medioevo in giù erano i cattivi per eccellenza - compreso il drago - sono rettili?? poveri serpenti, non fanno mai niente di male...