Hanno ucciso

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Dopo una notte di scontri e di manifestazioni di protesta centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ai funerali e dell’ex premier Benazir Bhutto, uccisa giovedì a Rawalpindi da un kamikaze.

Il feretro di legno con il corpo dell’ex primo ministro, coperto da una bandiera rosso-verde-nera (i colori del Partito del popolo del Pakistan guidato da Benazir), è stato trasportato e poi inumato nel mausoleo di famiglia di Garhi Khuda Bakhsh a bordo di un'ambulanza bianca partita dalla casa di Naudero. Un percorso di 5 chilometri tra una folla in lacrime che inneggiava a "Benazir viva". Ad accompagnare la salma, il marito della Bhutto, Asif Zardari, i tre figli e molti responsabili del Partito. La Bhutto riposerà accanto al padre, l'ex premier Zulfikar Ali Bhutto, ucciso nel 1979.

NUOVA ESPLOSIONE - Un'autobomba è esplosa nella valle di Swat, nella zona nord occidentale ai confini con l'Afghanistan, uccidendo sei persone tra le quali un candidato alle prossime elezioni nel partito del presidente Pervez Musharraf.

SCONTRI – Intanto proseguono gli scontri in tutto il Paese. La situazione è particolarmente drammatica nella provincia meridionale del Sindh, dove venti persone - tra cui anche un agente di polizia - sono rimaste uccise. L’appello alla calma lanciato dal presidente Pervez Musharraf è caduto nel vuoto: armati di bastoni ma anche di armi da fuoco, i manifestanti inferociti hanno distrutto e dato alle fiamme centinaia di veicoli. Alle forze di sicurezza è stato impartito l'ordine di sparare ad altezza d'uomo contro i manifestanti che si abbandonino ad atti di violenza. E in effetti gli agenti hanno aperto il fuoco sulla folla in una delle principali città della zona, Hyderabad, ferendone almeno cinque. Le forze paramilitari stanno pattugliando le strade in diverse città. Circa 4.000 sostenitori della leader dell'opposizione hanno manifestato nella città di Peshawar, nel nord-ovest del paese. E’ tornata invece la calma a Karachi, dove in nottata i manifestanti hanno attaccato e incendiato quattro posti di blocco e distrutto 180 veicoli. Quaranta persone sono state arrestato.
Al-Qaeda ha formalmente rivendicato l'attentato che ha ucciso la Bhutto. La conferma è arrivata anche dal governo pachistano. Responsabili dell'Fbi e del dipartimento della sicurezza interna hanno diffuso inoltre una nota secondo la quale diversi siti web islamisti, che confermano la rivendicazione di Al Qaeda, affermano che l'attentato è stato organizzato dal numero due della rete terroristica, Ayman al-Zawahiri.

IL VOTO- Paese nel caos dunque a pochi giorni dalle elezioni in programma l'8 gennaio. Il governo pachistano ha confermato che il voto si terrà regolarmente. Ad assicurarlo è stato il primo ministro pachistano, Mohammadmian Soomro.

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