Era distrutta, amareggiata, abbattuta. Il marito perduto, la bambina scomparsa l'avevano sconvolta. Inoltre Kelia era scomparsa all'improvviso senza che lei se ne accorgesse. Era tutto colpa sua. Aveva lasciato andare da solo il marito, senza che lo convincesse ad aiutarlo con le sue forti arti magiche. Si era spregiudicamente abbandonata ad un profondo sonno, lasciando la bambina in pericolo e libera di esser catturata da quei mostri senza cuore.
Era sul punto di cedere e di sdraiarsi sull'erba umida e in parte innevata e di lasciare che il mondo scorra senza di lei e che lei non si prendesse e si sorbisse tutte le sciagure e le pesanti conseguenze delle sue azioni. Ma il ricordo del bacio dato al marito la sera prima e il riaffiorare nella mente di quello sguardo perduto e sconvolto della bambina la rianimò.
Si alzò e corse con determinazione verso il villaggio Sushanari.